mercoledì 15 febbraio 2012

San Valentino e considerazioni preziose

San Valentino è passato e mi ritrovo stamattina a sparecchiare la tavola, a smistare e ricollocare gli avanzi, chiudere la bottiglia di vino rimasta aperta e a guardare languidamente quel dolce rimasto intoccato.
Il mio San Valentino è iniziato con un tour de force in cucina dall'ora di pranzo, è proseguito con l'euforia all'ora dell'aperitivo per poi concludersi con una "bella" litigata all'ora del dolce.
Il 14 febbraio alla fine è un giorno come tanti altri, e come tanti altri giorni è facile incappare in quelle frasi dette e/o capite male che rovinano la serata.
In questo giorno si ripongono forse troppe aspettative, molto spesso noi ragazze ci teniamo che sia tutto perfetto come l'abbiamo pensato, perfetta la cena, il vino, noi, il nostro vestito e forse ci dimentichiamo di fermarci nella frenesia dei preparativi a pensare, a ripercorrere con la mente come ci siamo innamorate della nostra dolce metà, della semplicità del sentimento che ci lega, della luce di cui si riempiono gli occhi di lui quando dice "noi". Ecco se passassimo più tempo a pensare capiremmo che la perfezione nel giorno di San Valentino non sta nella "forma" del festeggiamento, non è un qualcosa da ricercare al di fuori di noi, da costruire ma è un Qualcosa che è già dentro di noi è l'essenza vera della festa perchè l'amore vero che lega due persone è già perfetto.
Stamattina condividendo una caffettiera di caffè si è fatta la pace,così, semplicemente, in un momento di essenziale quotidianità salutando con un sorriso profumato di caffè un nuovo giorno insieme.

Dopo questa breve considerazione/ meditazione passiamo al menu di quest'anno.
Io non sono vegetariana, ma come già detto consumo carne e pesce davvero pochissimo e le poche volte che succede cerco di andare a ricercare tagli di carne isoliti, o considerati poco pregiati, o che poco compaiono nelle cucine. Mi sembra davvero uno spreco sentire che ad esempio le interiora degli animali e molta altra carne viene buttata! Se si macella un animale è giusto onorare il suo "sacrificio" apprezzando ogni sua parte, e garantisco che se si abbatte il muro dei pregiudizi alimentari si possono scoprire nuove frontiere del gusto...
Questa volta la mia scelta è ricaduta su fegatini e cuoricini di pollo (perchè mi devo sentire crudele se mangio il cuore del pollo e non una coscia???) e un guanciale (o ganascino) di vitello.
Con i fgatini e i cuoricini (prima esperienza in assoluto) ho fatto l'antipasto, il guanciale invece è stato protagonista della mia boeuf bourguignon.
Nel prossimo post le ricette!



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